“Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno il dovere di rispondere alle necessità dei propri concittadini, intervenendo anche sulle situazioni di degrado”. La risposta del sindaco di Como, Mario Landriscina, alla lettera inviata due giorni fa dal vescovo Oscar Cantoni ai residenti di piazza San Rocco, ha toni concilianti ma una sostanza piuttosto dura. Sostanzialmente, accoglie l’invito del vescovo a favorire la socializzazione nella zona – ovviamente anche ripristinando le famose panchine eliminate – ma mettendo prima di tutto la tutela degli abitanti.
L’antefatto della vicenda è noto: a fine agosto, oltre 200 residenti di piazza San Rocco avevano firmato una petizione rivolta proprio a sindaco e vescovo per denunciare la convinvenza sempre più difficile con i migranti che frequentano la zona e chiedendo più pulizia e sicurezza. Dal Vescovado, mercoledì, la prima risposta.
“Dobbiamo aiutarci insieme perché la paura dell’altro non abbia il sopravvento – aveva scritto monsignor Cantoni – per questo mi piace invitarvi a costruire strade di dialogo». Un invito all’accoglienza e alla tolleranza, con l’invito all’Amministrazione Comunale anche a rivedere la scelta dell’eliminazione delle panchine.
“Apprezzo e condivido l’invito al dialogo e alla riscoperta della socialità anche come strumenti utili a riqualificare diverse zone della nostra città – ha risposto oggi Landriscina. Che però poi ha aggiunto: “Come sindaco di questa città mi auguro che le scelte per piazza San Rocco apportino in prima battuta un miglioramento significativo delle condizioni del luogo, a fronte di una situazione problematica che da tempo affligge i residenti. Auspichiamo chiude il sindaco – che il problema di sporcizia e degrado pregressi possa presto considerarsi risolto e di poter valutare eventuali soluzioni di arredo urbano insieme ai residenti”.
Al vescovo ha replicato anche il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese, che ieri – simbolicamente proprio sotto il Vescovado in piazza Grimoldi – ha invitato la Chiesa comasca ad ospitare sia in quella sede, sia in altre locali di proprietà i migranti.
Il Sindaco è Rapinese spero siano riusciti a farsi capire: tutto il resto lo faccia la Curia di Como o il Vescovo in persona
E che cosa avrebbe potuto dire di diverso il povero Landriscina, considerato che è ostaggio della Lega?
Avrebbe forse potuto mettersi in contrasto con Salvini.
Ma quando mai!?
Comunque, dalle immagini di ETG, si vedono i migranti seduti sulle pietre di San Rocco…
Dunque, facciamo qualche conto: la Giunta – dopo una laboriosissima gestazione, manco si dovesse eleggere il capo dello stato… – è lì da qualche mese, ma ancora non è riuscita a sistemare San Rocco.
La destra italiana non ha alcuna soluzione, sa solo urlare al lupo al lupo e …stop.
Rapinese, più che folclore, non sa proporre.
un sindaco che tutela i cittadini, anche se la scelta è sofferta è un vero sindaco, plaudo ad un vero sindaco.