Antonio Spallino, ex sindaco di Como scomparso oggi all’età di 92 anni, è stato un grande sportivo, la sua carriera anche in questo settore ha toccato i livelli più alti. Olimpionico di scherma, in pedana ha brillato a Melbourne nel 1956, conquistando un oro nel fioretto a squadre e un bronzo individuale che hanno arricchito una bacheca in cui spiccano anche un argento olimpico a Helsinki 1952 e tre titoli mondiali.
L’azzurro – insignito della Medaglia d’Oro al valore atletico, del Collare d’Oro al merito sportivo e della Stella d’Oro dei dirigenti – è stato uno degli atleti scelti per raccontare la storia olimpica italiana nel libro edito per i 100 anni del CONI.
E proprio il Coni oggi ha voluto ricordare le sue imprese e si è stretto attorno al dolore della famiglia.
“È stato un grande interprete del nostro movimento, un punto di riferimento per tutte le generazioni – ha scritto il presidente Giovanni Malagò – Ha contribuito a fare della scuola schermistica italiana un’eccellenza, un punto di riferimento a livello internazionale e il mondo dello sport tricolore non può che essergliene grato”.
“La scherma italiana e internazionale perde una figura-simbolo, un campione non solo della scherma, ma dell’intero movimento sportivo italiano – ha dichiarato Giorgio Scarso, presidente di Federscherma – Grande atleta in pedana, ha scritto pagine indelebili nella storia della scherma azzurra e ha saputo portare gli insegnamenti recepiti in pedana, i valori della scherma e dello sport in ambito civile e istituzionale”.
Lo scorso novembre nella sede della Canottieri Lario a Como era stata allestita una mostra dedicata ai successi di Spallino in occasione del 60esimo anniversario di Melbourne. Attraverso pannelli fotografici, cimeli e filmati è stato possibile ripercorrere la sua carriera iniziata nel 1937 e durata fino al 1959 sempre con la Comense.