Il viadotto dei Lavatoi rischiava cedimenti talmente gravi da far temere l’impatto con la ferrovia, le case, le aziende e le strade sottostanti. A dirlo è il verbale con cui il Comune di Como ha decretato l’intervento di somma urgenza sul ponte, terminato come noto il 12 settembre scorso dopo una prima spesa di 109mila euro.
E’ rigoroso e sconcertante al tempo stesso il documento in questione, perché la realtà sulla gravi condizioni della struttura è messa nero su bianco in maniera incontrovertibile. Alla pagina 3 innanzittutto si ribadisce come gli appoggi fissi del ponte fossero già risultato danneggiati nel 2009, quando un primo intervento tampone venne messo in atto dal Comune. Ma soprattutto si legge testualmente, nell’ordine: che questi stessi appoggi non riuscivano più a garantire la loro funzione; che erano stati addirittura parzialmente espulsi dalla loro sede; che in alcuni casi di trovavano in posizione limite della loro escursione ammissibile; e in alcuni casi addirittura oltre il fine corsa.
Premesse che introducono il passaggio che riletto ora fa tremare i polsi. Il seguente: “Con l’avvicinarsi delle basse temperature della ormai prossima stagione invernale – si legge – la struttura potrebbe non avere altre risorse per far fronte ad ulteriori accorciamenti” e quindi – prosegue il verbale – “eventuali conseguenze del cedimento degli appoggi potrebbero coinvolgere la sottostante linea ferroviaria internazionale, le abitazioni e le altre attività adiacenti al viadotto nonché le sottostanti pubbliche vie”.
Un passaggio raggelante, che fa capire quanto realmente fossero gravi le condizioni del ponte la scorsa estate. Potenzialmente, devastanti.
Quando è stato realizzato il viadotto??
Nel 2003