Dodici anni. Non ancora ragazzo, poco più che un bambino. Eppure, il mese scorso, ha comprato al parchetto Sant’Elia di Como una dose di marijuana.
Che l’età dei “clienti” degli spacciatori ai giardini ex zoo fosse bassa, si sapeva. Nessuno, però, poteva immaginare che l’età fosse così bassa. Un record, negativo, che forse ha stupito persino le forze dell’ordine.
I carabinieri, nello specifico, che hanno colto sul fatto il dodicenne, l’hanno portato in caserma e l’hanno riconsegnato ai genitori. La speranza è che il ragazzino si ricordi, in futuro, di quella gita in piazzale Duca d’Aosta, la certezza è che al parco Sant’Elia esiste un problema di spaccio ai minorenni.
Problema che i carabinieri stanno affrontando di petto, con continui pattugliamenti e arresti. L’ultimo ieri, nel corso di un servizio di controllo coordinato: hanno osservato i movimenti di uno spacciatore e l’hanno arrestato, in flagranza di reato. Gambiano (come quasi tutti i pusher arrestati al parco Sant’Elia negli ultimi mesi), 21 anni, regolare sul territorio italiano. Vendeva marijuana a minorenni. Ragazzini che entrano nel parco, vengono agganciati da un intermediario che poi li porta dal pusher. Lo spacciatore prende le dosi da un nascondiglio e le vende. Tagli da 5-10 euro.
Nell’operazione di ieri i clienti erano minorenni, attorno ai sedici anni. Ma il mese scorso, come detto, dai pusher dei giardini Sant’Elia ha comprato anche un dodicenne: era in gruppo, con altri ragazzini. E’ stato poi portato in caserma e riaffidato ai genitori.