E’ un’offensiva in piena regola quella lanciata dal Comune di Como sul tema migranti. Dopo l’eliminazione delle panchine usate dai migranti in piazza San Rocco, l’amministrazione ha annunciato oggi un altro intervento pratico e simbolico sulla stessa zona. Lunedì prossimo all’alba, Aprica eseguirà lavori di disinfestazione e disinfezione in piazza San Rocco. Si tratta di una sorta di fase due degli interventi sull’area, anche in seguito alla reiterate proteste di oltre 200 residenti legate anche alla situazione igienica. Secondo gli abitanti del quartiere, non sarebbero rari i casi in cui alcuni migranti avrebbero usato l’aiula come toilette.
Per agevolare i lavori di disinfezione e disinfestazione, dalle 5.30 del mattino e fino a fine lavori in piazza San Rocco sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata.
Il tema migranti non manca anche di innescare polemiche, nello specifico tra Comune e Cgil. Ieri, su proposta dell’assessore Alessandra Locatelli, la giunta di Palazzo Cernezzi si è espressa contro l’ipotesi di rientrare nella cosiddetta rete nazionale Spraar, il sistema di protezione e accoglienza per richiedenti asilo che prevede percorsi di reinserimento per i migranti ma anche l’accesso a un fondo statale per le risrse economiche.
Una scelta contestata dalla Cgil che riteneva l’adesisone alla rete Spraar fondamentale per una buona accoglienza. “La Provincia – afferma per il sindacato Matteo Mandressi – dovrebbe farsi carico ed essere promotore nel chiedere ai comuni di aderire”.
Infine, giovedì sera tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale hanno bocciato la proposta della Lista Rapinese di istituire il coprifuoco dalle 20 alle 8 per i migranti. Non è escluso che la stessa lista riproponga il tema sotto forma di referendum consultivo.
Per agevolare i lavori di disinfezione e disinfestazione, dalle 5.30 del mattino e fino a fine lavori in piazza San Rocco sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata.
Il tema migranti non manca anche di innescare polemiche, nello specifico tra Comune e Cgil. Ieri, su proposta dell’assessore Alessandra Locatelli, la giunta di Palazzo Cernezzi si è espressa contro l’ipotesi di rientrare nella cosiddetta rete nazionale Spraar, il sistema di protezione e accoglienza per richiedenti asilo che prevede percorsi di reinserimento per i migranti ma anche l’accesso a un fondo statale per le risrse economiche.
Una scelta contestata dalla Cgil che riteneva l’adesisone alla rete Spraar fondamentale per una buona accoglienza. “La Provincia – afferma per il sindacato Matteo Mandressi – dovrebbe farsi carico ed essere promotore nel chiedere ai comuni di aderire”.
Infine, giovedì sera tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale hanno bocciato la proposta della Lista Rapinese di istituire il coprifuoco dalle 20 alle 8 per i migranti. Non è escluso che la stessa lista riproponga il tema sotto forma di referendum consultivo.
Siete mai stati ai giardinetti di via anziani? Lì non solo migranti la fanno tranquillamente sotto gli occhi di tutti! Vogliamo parlare di viale Varese? Quali migranti? Chiunque la fa dove capita!!! Giardini a lago? Una vera schifezza!!Per non parlare di tutta la gente che sputa in continuazione ragazzini compresi!!!Ridiamo gli spazi ai bambini che possano giocare in un prato senza prendere chissà quale malattia ……le vaccinazioni non bastano!!!!Le fogne a cielo aperto sono sicuramente più pericolose!! Riapriamo questi bagni diamo un posto dignitoso a chi ne ha bisogno staremmo tutti meglio!