Una lunga lettera aperta: a inviarla sono gli Eagles Cantù 1990, il destinatario è il numero uno della Pallacanestro Cantù, Dmitry Gerasimenko. Una missiva che si chiude con un annuncio shock: “quest’anno a Desio non ci saremo”.
Lo sfogo è stato pubblicato su Facebook e parte dal presupposto che viene messo tutto nero su bianco “per evitare – si legge – che il nostro pensiero ti arrivi in forma distorta o riportato in maniera parziale”.
I tifosi si rivolgono direttamente a Dmitry, dandogli del “Tu”: nessun riferimento al presidente del club, la moglie Irina.
In modo preciso e puntuale si ripercorrono alcune tappe dall’arrivo del patron russo a oggi.
In particolare si parla della salvezza conquistata alla penultima giornata la scorsa stagione, stagione contrassegnata da tre cambi d’allenatore.
E qui iniziano le note dolenti alla luce di un legame strettissimo con i supporters.
Nella storia della pallacanestro Cantù “mai ci siamo sentiti così lontani dalla nostra squadra” scrivono elencando cosa – a loro giudizio – non va.
Si parla di una campagna abbonamenti definita testualmente “fuori da ogni logica”, tema già affrontato nelle scorse settimane.
Altro punto sottolineato dagli Eagles è “l’assenza di una Società sul territorio che si manifesta – dicono – con due problemi: i continui sfoghi assolutamente destabilizzanti dei giocatori sui social e la mancanza di una figura di riferimento”.
Quindi un’altra stoccata: “Di solito una curva sostiene chi arriva a patto che dia l’anima – si legge – quest’anno ci risulta difficile non parlare. La scelta che viene fatta è spesso quella ‘meno logica’”, l’esempio che viene fornito è il ritorno, come allenatore per quest’anno, di Kiril Bolshakov. “Richiamare l’attuale coach era la scelta in assoluto meno popolare da fare e invece puntualmente è stata fatta”.
La lettera si chiude con parole chiare: “Troppe cose ci stanno facendo allontanare dalla nostra passione, a malincuore noi quest’anno a Desio non ci saremo. Non abbiamo intenzione di rinnovare l’abbonamento proprio”. Solo una possibilità potrà fare cambiare idea agli Eagles ovvero – chiudono – “vedere dei segnali importanti di riavvicinamento alla città a partire dalla campagna abbonamenti”.