Altri 800 certificati vaccinali rilasciati da venerdì scorso a oggi dall’Asst Lariana che fanno salire il dato a 4.300 (da giugno). Le richieste di appuntamento per eseguire le vaccinazioni obbligatorie sono invece salite a quota 750 (erano 500 venerdì sera scorso). La prima campanella è suonata e con il ritorno a scuola la corsa dei genitori per regolarizzare le posizioni dei propri figli continua.
L’impennata di richieste è evidente negli ultimi numeri diffusi dall’azienda socio sanitaria territoriale lariana, i cui sportelli così come le linee telefoniche per chiedere informazioni e per le prenotazioni sono roventi.
Soltanto venerdì scorso erano stati rilasciati 3.500 certificati vaccinali ora – come detto – il dato è salito a 4.300 con un crescendo evidente confermato anche a livello regionale.
Di pari passo con le richieste dei certificati, negli ultimi giorni sono aumentate anche le prenotazioni. Si è passati da 500 richieste di appuntamento per eseguire le vaccinazioni obbligatorie non effettuate a 750.
Per i bambini che non sono in regola con le dieci vaccinazioni obbligatorie – poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae B, morbillo, rosolia, parotite e varicella per chi non l’ha già fatta – la prenotazione delle iniezioni non ancora effettuate è sufficiente per essere in regola ed essere dunque ammessi in asili nido e scuola. La posizione deve poi essere effettivamente regolarizzata entro la fine di marzo.
Oggi, al rientro sui banchi, sul Lario non sarebbero state registrate situazioni critiche. Difficile parlare coni dirigenti scolastici che comunque hanno 10 giorni di tempo per comunicare all’Ats dell’Insubria (l’ex Asl) i dati degli alunni non in regola. Soltanto allora si potrà avere un quadro preciso.
Il dirigente dell’ufficio scolastico di Como, Roberto Proietto, ha chiarito che le scuole sono autonome in questa procedura e che via via comunicheranno i dati, appunto, all’Ats. “Ad ogni modo non ci risultano situazioni particolarmente problematiche” ha confermato. “Può esserci qualche caso singolo, ma so che ogni istituto si sta lavorando con precisione per contattare una per una le famiglie che non si sono ancora adeguate alle normative” ha concluso Proietto.
E’ bene ricordare che le prime scadenze da rispettare erano quelle per i nidi e scuole dell’infanzia mentre per le scuole dell’obbligo, ovvero per la fascia d’età dai 6 ai 16 anni, il termine previsto dalle normative è il 31 ottobre. Anche in questo caso, le famiglie devono presentare il certificato vaccinale oppure l’autocertificazione. Se viene presentata l’autocertificazione entro marzo deve poi comunque essere prodotto il documento dell’Asst.