Abusivismo finanziario e riciclaggio, e oltre un milione di euro quale “profitto di reato”. L’inchiesta sull’omicidio di Alfio Molteni, il noto architetto ucciso a Carugo nell’ottobre 2015, ha dato vita a una seconda indagine. L’inchiesta ha permesso di scoprire una presunta maxi frode fiscale internazionale. Sei le persone arrestate, tra le quali il commercialista Alberto Brivio, già accusato del delitto del professionista assieme con la moglie della vittima e sua amante Daniela Rho. Il commercialista – come spiega la Procura in un comunicato – è accusato “di aver emesso fatture a fronte di operazioni inesistenti per consentire ad alcune società, tra cui la Rho Armando, l’azienda della moglie di Alfio Molteni, di occultare pagamenti ricevuti in nero da clienti russi”. Tutto ciò è emerso da una vasta operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como. coordinata dalla Procura della Repubblica lariana. L’indagine ha permesso di accertare la presenza sul territorio nazionale di una associazione per delinquere di natura transnazionale, che avrebbe operato anche in Austria, Lussemburgo, Malta, Regno Unito.