Questione islamica: si alzano i toni dello scontro a Cantù. A gettare benzina sul fuoco è Forza Nuova, che appende uno striscione nel quale chiama “Guida” il prevosto di San Vincenzo, don Fidelmo.
La vicenda inizia quando, il Comune di Cantù, diffida la comunità musulmana locale dal celebrare la Festa del Sacrificio nei capannoni di via Milano. Gli islamici aggirano la prescrizione allestendo un tendone di fianco alla struttura, e facendo entrare nel capannone massimo 90 persone per volta, numero inferiore al limite imposto dai regolamenti. Una manovra che suscita le ire della Lega Nord.
A tutto ciò, si aggiunge la posizione di don Fidelmo, prevosto di San Vincenzo, che in uno scritto esprime solidarietà alla comunità islamica che – aggiunge il parroco – “per celebrare la Festa del Sacrificio ha dovuto affrontare ostacoli non solo di carattere burocratico ma anche ideologico”. Una posizione ovviamente critica dalla Lega. E contestata, con modalità e toni ancora più violenti, da Forza Nuova, che ha appeso fuori dalla canonica uno striscione con scritto “don Fidelmo Giuda”.