Regna il caos sul fronte dei vaccini obbligatori per iscriversi e frequentare regolarmente nidi e asili. Due giorni fa, l’annuncio della Regione di una proroga di 40 giorni rivolta alle famiglie lombarde inadempienti, così da poter presentare anche dopo la scadenza del 10 settembre prossimo le certificazioni sugli avvenuti vaccini dei figli fino a 6 anni.
Oggi, però, dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ecco arrivare dichiarazioni di segno radicalmente opposto. “La Lombardia che concede una proroga è semplicemente fuorilegge – le parole del ministro – Non ci sarà nessun rinvio dopo la scadenza ultima del 10 settembre”.
In mezzo alle polemiche i numeri: sul Lario i piccoli non in regola censiti dalla Ats dell’Insubria erano circa 13mila al 23 agosto. Moltissimi.
Secondo la proroga voluta dalla Regione ma contestata dal governo nazionale, sall’11 settembre, le scuole avrebbero 10 giorni per comunicare chi non è in regola. Ci sarebbero poi altri 15 giorni per un incontro individuale con degli esperti. A questo punto, nell’arco di altri 15 giorni, il bambino sarà vaccinato. Se la famiglia si sottrae all’incontro con gli esperti e non lo fa vaccinare, sarà escluso da scuola
“Regione Lombardia non è fuori legge – ha dunque ribadito l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera – e la ministra Fedeli si sbaglia. Nessun bambino non vaccinato potra’ frequentare le nostre scuole e nessuna proroga e’ stata concessa per la presentazione della documentazione. Abbiamo solo predisposto un percorso che, attraverso una ragionevole e sistematica interpretazione della norma, aiutera’ a raggiungere l’obiettivo di far vaccinare i bambini”, ha concluso Gallera.