Più che di bollette pazze, si dovrebbe parlare di “solleciti pazzi”. Ma definizioni a parte, resta il fatto che in queste settimane nella buca delle lettere di molti comaschi sono arrivate diverse richieste di pagamento da parte di Enerxenia, la società di luce e gas della galassia Acsm Agam. Ma qui sta il problema, visto che la raffica di solleciti spediti per teoriche bollette del gas non saldate nei tempi dovuti, sono in realtà frutto di un problema tecnico della società e non della disattenzione degli utenti. Un pasticcio, insomma.
L’origine del caos sta in un aggiornamento del sistema informatico di fatturazione di Enerxenia che ha creato problemi ai molti che per pagare hanno scelto l’addebito diretto della bolletta sul conto bancario, il cosiddetto Rid.
In concreto, dal cervellone della multiutility non sono mai partite le richieste di pagamento alle banche per il pagamento delle bollette del gas. Ed è per questo disguido, dei quali i clienti non hanno alcuna responsbailità, che quelle stesse bollette sono risultate non pagate.
Per correre ai ripari, dunque, a Enerxenia non è rimasto altro da fare che inviare altre lettere ai cittadini chiedendo di saldare per il momento tramite bonifico o nelle banche convenzionate; ma allo stesso tempo con una postilla dedicata proprio a chi ha scelto il sistema Rid in cui si ammettono “le problematiche tecniche che hanno impedito il buon fine del pagamento” pur annunciando una imminente risoluzione dell’inconveniente.
Enerxenia, è caos bollette
Problemi al sistema informatico, saltano i pagamenti via Rid
Ma arrivano lettere o racomandate?