Sant’Abbondio: gli operai dovranno aprire il piazzale davanti alla basilica. I lavori per evitare che ad ogni temporale la zona si allaghi e diventi una palude sono più lunghi del previsto, quindi – con l’obiettivo di effettuare un intervento profondo e risolutivo – Comune di Como e Diocesi hanno concordato uno slittamento delle indagini nel sottosuolo a dopo le celebrazioni di Sant’Abbondio.
Non sarebbe stato infatti né utile né opportuno ritrovarsi con il piazzale di Sant’Abbondio divelto proprio durante le celebrazioni del patrono cittadino.
“I lavori non sono semplici – spiega don Andrea Messaggi, rettore della basilica di Sant’Abbondio – bisogna anche chiedere anche autorizzazioni alla Soprintendenza, con il Comune abbiamo deciso di spostare l’intervento a settembre. La zona da lungo tempo era stata tralasciata, in termini di manutenzione, anche perché è molto antica. Durante i primi scavi sono emerse tubazioni ottocentesche, il sistema idraulico va completamente rivisto. L’intenzione – prosegue don Messaggi – è eseguire un intervengo serio e risolutivo. Dopo le celebrazioni di Sant’Abbondio faremo un sondaggio e solleveremo alcuni lastroni del piazzale, la cui proprietà è divisa equamente tra basilica e Comune. Bisognerà verificare l’eventuale occlusione di alcune tubazioni. A un primo esame sonoro sembra via siano alcune zone nelle quali intervenire, ma quando si sollevano porzioni del piazzale non si sa mai cosa si può trovare nel sottosuolo. Rinviamo a settembre anche per effettuare le indagini con i tempi necessari”, conclude il rettore di Sant’Abbondio.
La zona della basilica si allaga durante gli acquazzoni e i temporali estivi la conformazione della strada, che scarica verso la basilica, unita a un problema di deflusso delle acque, durante le piogge più intense trasforma il piazzale e la chiesa in una palude. Di qui, la necessità di un intervento risolutivo.