Sei pagine e tre capitoli: è questo il plico inviato in queste ore dal Comune di Como all’Autorità Nazionale Anticorruzione riguardante il doppio tema monumento di Libeskind e riqualificazione della diga foranea. Palazzo Cernezzi ha dunque rispettato la scadenza fissata da Anac con lettera inviata il 25 luglio scorso tramite la quale si comunicava all’amministrazione cittadina l’avvio della verifica sull’operazione che ha portato l’opera sul tondello.
Nel dettaglio, Anac chiedeva agli uffici di PalazzoCernezzi di produrre entro 30 giorni una relazione sull’utilizzo della sponsorizzazione per l’affidamento del contratto, sulla procedura di scelta dello sponsor e ancora sui requisiti di progettisti ed esecutori del contratto, sulle modalità di esecuzione, oltre al dettaglio su spese o risparmi per il Comune.
Palazzo Cernezzi ha dunque rispettato i 30 giorni di tempo a disposizione e oggi ha spedito a Roma una notevole mole di documenti, cioè l’intera storia amministrativa dell’operazione, dalle sue origini fino all’inaugurazione dell’ottobre 2015. Nell’incartamento sono contenuti tutti gli atti firmati ai tempi dai dirigenti comunali, tutte le delibere assunte dalla giunta Lucini durante la gestazione della vicenda e tutti i dettagli sul contratto di sponsorizzazione per circa 500mila euro firmato tra il Comune e i privati grazie ai quali l’amministrazione ha ottenuto il rifacimento del tondello e la posa del monumento.
“Così come avevamo immediatamente risposto alla prima lettera di Anac a luglio – dice l’assessore all’Urbanistica, Marco Butti – Così ora abbiamo inviato in tempo utile tutta la documentazione richiesta, rispondendo a ogni domanda. Il nostro obiettivo è continuare nella collaborazione con Anac”.
Tra settembre e ottobre dovrebbe svolgersi un’audizione dei rappresentanti comunali nella sede Anac di Roma.