Svizzera: patria dell’emmentaler, della fondue, della raclette, del cioccolato. E da lunedì, anche degli insetti.
Da settimana prossima, infatti, sugli scaffali di alcuni supermercati elvetici si potranno trovare hamburger e polpettine di insetti. Più precisamente, a base di larve della farina.
La Svizzera è il primo Paese in Europa ad aver autorizzato il consumo di insetti. Oltreconfine, dal primo maggio scorso, si possono mangiare prodotti a base di larve della farina, grilli e cavallette.
“Da un punto di vista nutrizionale – spiega Marianna Sasso, biologa nutrizionista – gli insetti sono alimenti estremamente proteici. Potrebbero sostituire le proteine della carne, e dal punto di vista ambientale hanno un impatto bassissimo: pensiamo alle risorse necessarie per allevare dei bovini, e a quelle invece che servono a un allevamento di cavallette”. Quindi, gli insetti sono nutrienti e a basso impatto ecologico. Al tempo stesso, però, per mangiarli bisogna superare uno scoglio psicologico. “Io farei molta fatica ad assaggiarli – ammette la nutrizionista – ma chi li ha mangiati li paragona, ad esempio, a un arrosticino. Molti nutrizionisti dicono che l’insetto, nutriente ed ecosostenibile, è il cibo del futuro. Per la nostra cultura e tradizione, per ora, non è facile pensare di mangiarlo”. Certo è che in Svizzera, per ora, verranno proposti in versioni più elaborate e trasformate, come polpette e hamburger. “Per ora gli svizzeri importano – conclude Marianna Sasso – dovranno attendere qualche mese prima di poter vender ei loro insetti. Per essere commestibili, infatti, devono essere allevati per quattro generazioni. Una sorta di processo di purificazione”.