Nonostante il maltempo, il primo giorno di chiusura totale al traffico del viadotto dei Lavatoi non ha creato eccessivi disagi alla circolazione.
Qualche coda su via Oltrecolle, inevitabili rallentamenti sulla viabilità attorno al ponte e un certo disorientamento di automobilisti e camionisti di fronte ai blocchi di cemento: queste sono state le uniche ripercussioni dello stop ad auto e moto. Effetti collaterali per ora limitati, dunque, a dispetto della poca informazione circolata finora su un provvedimento che è stato annunciato soltanto ieri e reso operativo da oggi.
La città semivuota d’agosto, in un certo senso, ha certamente aiutato a evitare il peggio,
Agli imbocchi del viadotto sono stati posizionati i classici jersey di cemento, con la segnaletica di transito vietato collocata sugli appositi cavalletti. Eliminata, almeno temporaneamente, la precedente segnaletica verticale che poteva trarre in inganno. Per buona parte della giornata, anche gli agenti della polizia locale hanno presidiato gli accessi chiusi al viadotto.
Il vero test per la circolazione, però, si avrà presumibilmente all’inizio di settembre, quando molte attività riprenderanno regolarmente a partire dalla scuola.
La prima sfida di Palazzo Cernezzi, d’altro, è proprio questa riuscire a completare il primo intervento di messa in sicurezza – per circa 100mila euro – entro 30-40 giorni e riaprire il ponte almeno ad auto e moto. Per i mezzi pesanti, invece, la questione sarà molto più pesante: il divieto potrebbe restare in vigore per mesi, forse un anno. D’altro canto, il maxi-intervento strutturale sul viadotto, ha costi stimati fino a un milione. Cifra che dà l’idea della gravità del problema.