Un debito di 40 euro, forse anche meno. Ci sarebbe questa irrisoria somma di denaro dietro l’accoltellamento di Simone Cardullo, 32enne di Albavilla, morto ieri in seguito alle gravi ferite. Il giorno dopo l’omicidio di Anzano del Parco, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio la mezz’ora di follia che ha avuto conseguenze drammatiche. E soprattutto per cercare un possibile movente.
L’ipotesi più plausibile è che la lite con il presunto omicida, Cristian Gatto, 24enne di Anzano, sia stata innescata da Cardullo che chiedeva la restituzione di una somma – come detto – di circa 40 euro. Soldi che il 32enne potrebbe aver consegnato a Gatto per qualche dose di droga in realtà mai ricevuta.
Dopo l’arresto con l’accusa di omicidio, Gatto avrebbe infatti fatto riferimento a questo debito e avrebbe parlato addirittura di un banale scherzo che avrebbe fatto a Cardullo, consegnandogli un contenitore vuoto anziché la droga per “rifarsi” di un analogo scherzo subìto a sua volta tempo prima dalla vittima. Un racconto che gli investigatori dovranno verificare, in attesa di trovare possibili riscontri alla versione fornita dal 24enne arrestato e in assenza di ulteriori testimonianze da mettere a confronto con quella del presunto omicida.