Ieri la firma davanti al notaio, oggi la simbolica consegna delle chiavi e gli ultimi aggiornamenti a partire da alcune modifiche da attuare. Il piano di lavoro è atteso entro le prossime due settimane. Il Pianella – lo storico tempio del basket canturino – è passato ufficialmente nelle mani della presidentessa della Pallacanestro Cantù Irina Gerasimenko. Passaggio che sancisce la chiusura dell’era della famiglia Corrado.
Palazzetto che – come da progetto presentato un anno fa – sarà ristrutturato e ampliato per diventare il Palagera.
Dopo i ringraziamenti di rito è stato l’amministratore delegato di Red October Italia a delineare il percorso a partire dagli ultimi passaggi.
Per quanto riguarda il capitolo posti auto: il Comune di Cucciago e la Provincia si sono incontrati per le aree che dovevano essere trasformate da agricole a parcheggi. “In totale – ha detto Mauri – abbiamo quasi 13 mila metri quadrati di terreni per poter chiudere e dotarci di 800 parcheggi, Alcune aree sono al momento con il punto di domanda e la superficie potrebbe diminuire. Lunedì intanto – annuncia – presenteremo al Comune un piano per la gestione degli gestire gli spettatori, sia per il discorso viabilità che per l’impatto ambientale. Quindi penseremo alle navette richieste, ai biglietti ed alla gestione parcheggi”.
Lo staff brianzolo inoltre è stato a Roma per una consulenza agli ingegneri del CONI.
“Ci sarà sicuramente qualche dettaglio da sistemare – dice ancora Andrea Mauri – Purtroppo perderemo qualche posto in tribuna per discorsi di visibilità. Questo ci farà modificare alcuni angoli e l’inclinazione delle tribune, che potrebbero aumentare in altezza e volumetria. Modifica che però è in contrasto con l’input che avevamo ricevuto dalla commissione paesaggistica, che ci ha chiesto di abbassare l’altezza. Dobbiamo perciò trovare l’equilibrio, potremmo anche essere costretti a rinunciare a qualche posto”. “Ci è stato chiesto inoltre – prosegue – di attuare determinati cambiamenti per il flusso di persone”.
Le demolizioni – è noto – erano attese già per la prima metà di luglio ma ad oggi ancora nulla si è mosso.
“Puntiamo ad avere velocemente un piano per partire subito. Ci stiamo lavorando – ha concluso Mauri – tra una settimana o due, potremmo avere un piano di lavoro più dettagliato. Visti i cambiamenti della struttura, cambierà anche la demolizione”.