-40% per il fieno e un calo (in media) del 15% nella produzione di latte.
E’ quanto emerge da un monitoraggio eseguito da Coldiretti Como-Lecco, un segno di come questa estate torrida senza piogge stia mettendo in crisi la produzione di foraggio sul Lario.
Ripercussioni inevitabili anche sull’allevamento bovino, con un calo nella produzione di latte – come detto – in media del 15% ma in alcuni casi si è arrivati anche ad un dimezzamento.
«In stalla, nonostante i ventilatori vadano senza sosta, le mie mucche soffrono — racconta l’allevatrice 22enne di Solbiate Comasco, Martina Vicini —. Sono nervose, passano parecchio tempo stese, ansimando per il caldo, e mal volentieri si dirigono verso il robot di mungitura. Questa situazione compromette il loro appetito e quindi la produzione di latte, con un calo evidente: la nostra preoccupazione è che la situazione possa peggiorare con il passare dei giorni».
Circa 90 milioni di euro le perdite provocate dalla siccità in Lombardia: i due terzi riguardano mais e frumento e il resto il calo nella produzione di latte e l’aumento dei costi energia elettrica per irrigare, ventilare e raffreddare le stalle.
«Occorrono misure efficaci e durature nel tempo — conclude il presidente della Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi — La Coldiretti si sta battendo sul tema, e propone delle soluzioni come l’uso razionale di acqua, e la realizzazione di un piano che preveda l’utilizzo delle cave dismesse, 2.891 in Lombardia, come riserva idrica».