“Le grandi mostre vanno fatte”. Una posizione netta. Di fronte a uno dei temi caldi della città di Como – la necessità di organizzare grandi eventi d’arte a Villa Olmo – Simona Rossotti non ha esitazioni.
Ieri sera, in diretta, durante una puntata speciale di Etg+, il vulcanico neoassessore al Turismo di Como ha risposto sull’argomento senza lasciare spazio ad alcun dubbio. Il percorso delle grandi mostre comasche, quindi è destinato a ripartire. Una strada intrapresa dall’ex assessore Sergio Gaddi all’inizio degli anni 2000, poi bruscamente interrotta dall’amministrazione Lucini nel 2016.
“Le grandi mostre vanno fatte – ha ribadito l’assessore Rossotti – Un’amministrazione non può occuparsi solamente dell’ordinario. Deve anche guardare oltre. E’ come se una persona si svegliasse la mattina e vivesse solo alla giornata, senza guardare oltre la punta delle scarpe. La grande mostra è un momento di attrazione di tutti quei mondi che in una città come questa non può perdere”.
La telefonata di un telespettatore ha poi fornito lo spunto per parlare anche della “movida”, l’intrattenimento serale estivo di Como, che spesso si scontra con le lamentele dei residenti del centro storico. L’assessore Rossotti ha detto che vorrebbe creare, per l’intrattenimento, un percorso condiviso con cittadini e associazioni, in grado di coinvolgere anche le periferie.
Periferie dalle quali, secondo Elena Negretti, assessore alla Programmazione e all’Innovazione Tecnologica, secondo ospite ieri sera di Etg+, deve ripartire l’azione amministrativa. “Non abbandoneremo i quartieri – ha detto l’assessore – anzi, la nostra attenzione partirà proprio dalle periferie”.
Negretti si occuperà di innovazione tecnologica ma anche di personale. Ancora però deve prendere contatto con la macchina comunale. Da un telespettatore di Etv, ieri sera, è arrivata una provocazione: “Un dipendente pubblico che fa la spesa in orario di lavoro andrebbe licenziato?”, ha chiesto il telespettatore. “Io sono un dipendente pubblico dal 2000 – ha risposto l’assessore – e non ho mai fatto la spesa in orario di servizio”.