Como. E’ arrivato il nuovo questore: Giuseppe De Angelis. Dal curriculum, emerge la figura di poliziotto molto esperto in materia di immigrazione. Caratteristica, questa, confermata oggi nella prima conferenza stampa: il questore ha affrontato il tema citando dati, numeri e statistiche del fenomeno “a braccio”, senza appunti. Di certo, le sue competenze specifiche saranno utili a Como, terra di frontiera, che nell’estate del 2016 ha affrontato una vera e propria emergenza immigrazione. L’anno scorso la questura ha effettuato 773 colloqui con richiedenti asilo .
Prima l’accampamento in stazione San Giovanni, poi la costruzione del centro governativo di via Regina. Che oggi, a meno di un anno dall’apertura, è già al collasso, all’inizio dell’ondata migratoria estiva. La Caritas chiede una nuova struttura, ma su questo punto il questore frena: “Più facile a dirsi che a farsi – spiega – e poi si scontra, ovviamente con l’opinione di chi non lo vorrebbe. Bisogna fare scelte molto ponderate”.
Stando alle statistiche, Como è una città sicura, ha aggiunto il nuovo questore, e per far sì che il fenomeno immigrazione non venga percepito dai cittadini come un elemento di insicurezza, bisogna dare risposte e percorsi veloci ai richiedenti asilo. Sul lungo periodo, ha aggiunto De Angelis, l’unica freno ai flussi migratori può essere di natura economica. “Le rimesse nei Paesi d’origine possono servire più di un aiuto internazionale”.