“Le soppressioni di giugno? Colpa del caldo”. Disagi sulle linee ferroviarie Como-Milano: dopo la lettera esasperata dei pendolari, Trenord replica alle rimostranze dei viaggiatori.
Ebbene, i disagi patiti nel mese di giugno sono, spiega l’azienda, da attribuire al meteo. In altre parole, quando il termometro passa i trenta gradi i treni più vecchi rischiano di bloccarsi.
Spiega Trenord, testualmente: “Le soppressioni registrate nel 2017 sono state concentrate nel mese di giugno, in particolar modo tra l’11 e il 25, nelle due settimane colpite dal caldo torrido e sulle linee dove circolano i treni più vecchi della flotta, proprio in concomitanza con le zone a bollino rosso indicate dai bollettini meteo. Il binomio “caldo-vetustà dei mezzi” ha determinato guasti rilevanti”.
Dopo aver giudicato “fuori luogo” il paragone di giugno 2017 con il blocco delle ferrovie del dicembre 2012, Trenord respinge le accuse sia di scarsa manutenzione sia di insufficienza del personale. “Proprio nel mese di giugno 2017 – dice l’azienda – Trenord ha assunto e messo in servizio 44 nuovi capitreno. Nel frattempo continua l’implementazione del piano di assunzioni che prevede l’ingresso di circa 200 nuove risorse tra il 2017 e il primo semestre 2018”. Ai pendolari comaschi non resta quindi che sperare in un’estate piovosa, perché basta un’ondata di caldo in pianura padana, si è capito, per far saltare le corse dei treni.