Si preparano le barricate – non solo metaforiche – a Cavallasca, ora parte del Comune di San Fermo, per il possibile arrivo di migranti a breve nell’ex Caserma della Guardia di Finanza. Uno dei più infervorati oppositori di questo scenario nonché animatore del Comitato contrario all’arrivo dei richiedenti asilo, il farmacista Vittorio Belluso, ha annunciato in anteprima che l’appalto per la ristrutturazione dell’edificio sulla collina è stato assegnato definitivamente lo scorso fine settimana dopo un lungo iter. Il probabile avvio del cantiere e il successivo arrivo dei migranti nell’ex caserma sono bastati a mettere subito in moto la macchina della protesta, che già aveva prodotto la raccolta di 1000 firme lo scorso autunno.
Tanto è vero che entro una settimana è molto probabile che la Lega Nord torni sul posto per protestare contro l’avvio dei lavori e il probabile arrivo di un contingente di 25-50 persone.
Dal canto suo, il sindaco di San Fermo, Pierluigi Mascetti – pronto a incontrare la popolazione per spiegare la situazione forse già questa settimana – conferma dubbi e perplessità su quanto sta accadendo.
“Non ho ancora una notizia ufficiale dell’avvio dei lavori e dei successivi arrivi – premette – ma la voce gira con insistenza, chiederò dettagli alla prefettura. Noi avevamo chiesto che prima di ogni passaggio venisse verificato se l’ex caserma ha un sistema idrico e un sistema fognario in grado di sostenere l’impatto degli arrivi. Non abbiamo saputo nulla. Comunque, la verità è che, San Fermo e Cavallasca hanno già accolto. Può anche bastare”.