Traglio, Minghetti, Nessi e Marzorati non lasciano. Anzi, puntano a mettere radici nonostante la bruciante sconfitta elettorale al ballottaggio.
Svolta Civica, la lista diretta emanazione del candidato sindaco che ha sfidato Mario Landriscina, cambierà pelle a giorni. Due le strade tracciate per non disperdere l’esperieanza di questi mesi: la più probabile è l’associazione, ma in assoluto non è esclusa nemmeno la trasformazione in una Fondazione capace di attirare fondi per dare un respiro ben più ampio al nuovo soggetto.
Ma non è finita qui. Dalle parti del Partito Democratico, infatti, non soltanto questa novità – sebbene ancora embrionale – è stata accolta positivamente e sostenuta. Ma addirittura ai piani alti dei dem si fa strada una tentazione per la città di Como: creare una sorta di cabina di regia congiunta, un piccolo direttorio, nel quale le due forze siano rappresentante per poter condividere le linee politiche e ovviamente anche l’opposizione al centrodestra che ha preso la città.
Una direzione netta a questo progetto-laboratorio potrebbe venire già lunedì, quando tutti i soggetti che hanno sostenuto la candidatura di Traglio alle comunali si troveranno per un’analisi della tornata elettorale e per capire in che direzione ripartire.
Mercoledì, poi, sarà la volta dell’assemblea cittadina del Partito Democratico: il segretario, Stefano Fanetti, si presenterà dimissionario, rimettendo il mandato. Poi spetterà ai componenti dell’organismo accettare o meno il passo indietro. E una conferma di Fanetti al momento non si può escludere.