Nove persone per ora non possono tornare a casa. L’uragano che in queste ore si è scatenato su Como e provincia non ha risparmiato Blevio. Tra le frazioni Girola e Sopravilla sono tracimati due torrenti a causa dei detriti arrivati dalla montagna sovrastante. Immediato l’intervento dell’amministrazione. Cinque famiglie sono state evacuate (per un totale, come detto, di nove persone) sono state evacuate. Sul posto Protezione Civile e Vigili del Fuoco. “L’acqua e il fango hanno invaso le proprietà – ha spiegato il sindaco del paese, Alberto Trabucchi – fino a arrivare nelle abitazioni. In via precauzionale è stato deciso lo spostamento delle famiglie, passeranno la notte in albergo”.
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Sono l’unica famiglia ancora sfollata dal comune di Blevio per le bombe d’acqua cadute nella notte di mercoledì alle 2:15 e alle 6:10. La prima ci ha colpito nel sonno facendoci temere per le nostre vite, svegliandoci nel sonno con il fragore dell’acqua mista a terra, sassi, rami spezzati, e quant’altro era riuscita a portare via durante la sua folle corsa nei giardini sovrastanti la nostra proprietà, che picchiava contro i muri. Inutile dire che appena l’acqua entrata in casa è saltata subito la luce perché ha mandato in corto circuito le ciabatte che erano vicino al luogo da dove entrava l’acqua il fango e tutti I detriti. Al buio, con l’incognita di sapere esattamente quello che stava succedendo, consapevoli del fatto che avevamo poco tempo per cercare di mettere in salvo noi stessi, io mia moglie e i miei figli di 20 e 12 anni abbiamo preso le prime cose che ci sono capitate attiro siamo scesi in strada cercando di non farci travolgere da questo fiume di fango che intanto si snodava in tutti gli angoli della casa e nella tromba delle scale. Con l’aiuto di una piletta io e mio figlio più grande Michele, siamo tornati in casa per cercare di arginare questo torrente che si stava impadronendo di casa nostra. Al buio in ciabatte e scalzi abbiamo cercato di ripristinare le griglie di sfogo esterne per cercare di fare defluire l’acqua che nel frattempo come una cascata veniva giù dal terreno soprastante la nostra abitazione. Tutto questo al buio ripeto, di notte, sotto la pioggia che ci colpiva con le sue gocce grandi come noci. Verso le 6:10 il ritorno dell’incubo. Una nuova cascata di acqua fango detriti invadeva nuovamente lo spiazzo sul retro di casa nostra e pressava. Come portata e dimensioni era almeno il doppio se non il triplo di quello che era successo quattro ore prima. Cominciava ad esserci la flebile luce dell’alba che nonostante i nuvoloni neri in cielo illuminava e ci rendeva consapevoli facendoci vedere il disastro che si era consumato in casa nostra. La cosa più scioccante è stata sperimentare di essere assolutamente inerme davanti ad eventi di questo genere. Oggi, a distanza di due giorni, grazie all’aiuto dei volontari della Protezione civile di Rovello Porro, ad una squadra di amici che grazie al tam tam su Facebook si sono messi a disposizione e prodigati venendoci ad aiutare per sgomberare dal fango e dai detriti la nostra abitazione, siamo ancora nell’impossibilità di entrare stabilmente in casa nostra e quindi siamo ancora sfollati. Non so se mi è stato riportato in maniera corretta quello che avete detto sulla nostra situazione all’ultimo telegiornale, cioè che sabato dovremmo rientrare in casa, attualmente il grosso del fango è stato spazzato via, è stato lavato l’appartamento, abbiamo iniziato a ripulire gli oggetti e le nostre cose dal fango che come una morsa le avvinghiava, ma i muri, le porte in legno, il parquet, E tutto quello che per ore è rimasto ammollo fanno ancora sentire nell’aria l’odore di quell’incubo. Pensare dopo due giorni si possa ripristinare in una casa sana la vita di prima come se niente fosse successo, è semplice utopia.
Mi scuso per la prolissità del mio racconto mi permetto di suggerirvi di verificare personalmente con gli interessati il reale andamento delle cose prima di renderle di pubblico dominio.
Cordiali saluti, Cesare Adinolfi e famiglia.
Buongiorno sig. Adinolfi. Ove possibile verifichiamo sempre con i diretti interessati, altrimenti – come ieri – ci rivolgiamo alle autorità (in questo caso il sindaco) o altre fonti qualificate. La ringraziamo per il suo contributo; ci scriva pure alla mail di redazione e la contatteremo direttamente per ulteriori aggiornamenti della vicenda.
Cordiali saluti
Etv
I miei recapiti li avete già, essendo uno dei Candidati Consiglieri alle amministrative 2017 della lista del Movimento 5 Stelle di Como.