Il rospo smeraldino “invade” la città. E’ piccolo, il colore è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo (di qui appunto il nome). Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. Da qualche giorno è stato avvistato in giardini e parchetti urbani di Como, per la precisione tra via Pasquale Paoli e via Repubblica Romana (quindi in zone trafficate).
Diverse le segnalazioni arrivate in redazione di esemplari avvistati di sera in aree verdi, di giorno si nascondo ma appena il sole cala eccoli spuntare dai loro nascondigli per prendere un po’ di fresco e per nutrirsi di insetti.
Niente paura, rassicurano gli esperti, non nuoce all’uomo. Se è vittima di un tentativo di predazione o di disturbo intenso, emette dalle ghiandole del dorso un veleno biancastro che odora di aglio, la bufalina, che agisce sulle mucose (bocca, naso e anche sugli occhi), infiammandole. Spesso il predatore è così indotto a sputare l’animaletto, che può allontanarsi incolume.
In Italia tende a restare in pianura e collina, evitando per lo più le montagne, e si adatta anche ad acque salmastre come gli estuari dei fiumi e – nei casi segnalati – è facile ipotizzare che sia uscito da qualche tombino vista l’alta densità abitativa della zona, non proprio tra le più verdi di Como.
Il rospo smeraldino è più nobile del rospo comune ed è una specie protetta.