Una frana, crolli, allagamenti e sversamento di materiali inquinanti: è lo scenario catastrofico ipotizzato oggi dall’Arma dei Carabinieri tra Caslino d’Erba e Canzo, per un’esercitazione del Reparto Soccorso del III Reggimento Lombardia.
Un reparto di pronto intervento impegnato, in queste ore, anche nei territori terremotati in centro Italia per l’attività di anti-sciacallaggio.
Il disastro idrogeologico è stato ipotizzato nella zona di Caslino d’Erba, mentre in poche ore a Canzo, vicino al cimitero, i carabinieri hanno montato un campo base formato da tensostrutture gonfiabili e moduli d’emergenza: infermeria, comando, centro trasmissioni, refettorio e cucina, camion e furgoni d’appoggio, generatore di corrente elettrica. Ottanta uomini e venti mezzi tra camion e fuoristrada impegnati nell’esercitazione. A Canzo i militari del reggimento gestivano il campo base e spiegavano a sindaci e amministratori del territorio il senso dell’iniziativa.
Tra le strade di Caslino d’Erba pattuglie di carabinieri svolgevano attività di anti-sciacallaggio: poco più avanti, uomini della Forestale – diventata ora una specialità dei carabinieri – prendevano in consegna la zona dove si era ipotizzato lo sversamento di materiale inquinante.
Esercitazioni così massicce vengono organizzate due volte all’anno.