Una decisione clamorosa. Il casellario giudiziale non sarà più obbligatorio per i frontalieri. La decisione è del governo svizzero che, così facendo, ha sciolto l’ultimo nodo legato ai nuovi accordi sulla fiscalità dei lavoratori italiani in svizzera.
“Malgrado non risponda pienamente alle aspettative del Ticino – si legge in una nota diffusa dal Governo elvetico- il nuovo Accordo fiscale risulta globalmente positivo per il nostro Cantone”. Il nuovo quadro normativo, spiegano, definisce giuridicamente lo statuto di frontaliere fiscale e stabilisce l’assoggettamento alla fonte in Svizzera (con limitazione d’imposta al 70%) dei lavoratori frontalieri residenti in Italia. L’assoggettamento secondo le norme di diritto interno italiane dei frontalieri che lavorano in Svizzera comporterà progressivamente un aumento del carico fiscale per questi lavoratori, rendendo di principio meno attrattivo questo statuto dal punto di vista fiscale e contribuendo alla lotta contro il dumping salariale sul nostro territorio”.
“L’imposizione in Italia – evidenziano ancora dal governo. con computo dell’imposta svizzera, eviterà un aumento del carico amministrativo legato all’entrata in vigore della tassazione ordinaria ulteriore in Svizzera introdotta dalle recenti modifiche della Legge federale sull’imposizione alla fonte. Il nuovo Accordo prevede il principio della reciprocità e garantisce complessivamente al Cantone Ticino, ai Comuni e alla Confederazione un maggior introito fiscale”.
L’obbligo di presentare il casellario giudiziale dunque decade per i gli stranieri che richiedono il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno e per i lavoratori frontalieri.