Notizie a due facce – una positiva, l’altra meno – per il compimento dell’operazione ex Trevitex, che come noto comporta molto più che l’apertura dell’ipermercato, della nuova piazza e del tanto contestato ponte pedonale su via Badone.
Dopo le prime inaugurazioni dello scorso autunno, infatti, all’appello mancano ancora diverse opere. L’accordo tra Comune e Esselunga, infatti, prevedeva come priorità la realizzazione di tutti gli interventi su piazza Camerlata, per poi dare il via agli altri cantieri. I principali sono la nuova rotatoria tra via Varesina e via Lissi, allargamento via Paoli, la riqualificazione di via Varesina e di via Giussani con la creazione anche di piste ciclopedonali, e una nuova rotatoria di via D’Annunzio.
I progetti esecutivi di tutte queste opere sono in dirittura d’arrivo: la settimana prossima, a pochi giorni dalle elezioni comunali, gli elaborati finali dovrebbero essere depositati in Comune a Como. Ma con essi, con ogni probabilità arriverà un’altra informazione dettagliata e delicata per l’amministrazione: ovvero, l’elenco degli espropri di terreni privati necessari per realizzare alcuni dei nuovi interventi. Non una novità assoluta, ma in prospettiva l’unica vera incognita rispetto ai tempi di completamento del maxi-progetto Trevitex.
Il rischio maggiore per Comune ed Esselunga, infatti, è di incorrere in qualche ricorso dei privati eventualmente interessati, cosa che inevitabilmente potrebbe allungare il cronoprogramma. Per conoscere i dettagli della situazione, comunque, bisognerà attendere la settimana pre-voto, quando i progetti per via Varesina, via Lissi e via Paoli saranno noti a tutti gli effetti.