Oltre 15 milioni di ipertesi in Italia e circa 1 miliardo e mezzo nel mondo. 280 mila persone muoiono ogni anno per malattie cardiovascolari dovute alla pressione alta. Oggi, per la giornata Mondiale contro l’Ipertensione, organizzata a livello nazionale dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League, l’ospedale Sant’Anna ha proposto controlli gratuiti in piazza San Fedele: misurazione del peso, girovita e pressione e colloqui con gli specialisti del Centro per l’Ipertensione.
L’ipertensione arteriosa è una delle patologie della civilizzazione che colpisce il 30% delle persone. La sua incidenza aumenta con l’età, infatti ne sono affetti oltre il 65% degli ultrasessantacinquenni. Infarto cardiaco, inctus cerebrale, insufficienza renale, sono solo alcune delle malattie causate da questa patologia. Spesso non dà disturbi e i sintomi si presentano solo dopo molti anni. All’evento presenti anche il Comitato locale della Croce Rossa Italiana di San Fermo della Battaglia e alcuni studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università dell’Insubria di Como.
Per prenotare una visita rivolgersi agli sportelli dell’Ufficio Cassa-CUP, oppure chiamare il Call Center Regionale al numero 800638638 da rete fissa o al numero 02999599 da rete mobile.
“Abbiamo riscontrato maggiore consapevolezza sulla necessità di controlli più frequenti – sottolinea Claudio Pini, responsabile del Centro – e, nella maggior parte dei casi, i valori erano nella norma”. Una tendenza comasca che ricalca quella nazionale. “Se fino a qualche anno fa la popolazione che curava la pressione assumendo farmaci era il 38%, ora lo fa il 55-58% ottenendo una stabilità dei valori, come evidenziano i dati trasmessi da SIIA”, aggiunge Pini. Un risultato importante, visto che più alta è la pressione, maggiore è il rischio di malattie cardio-cerebro-vascolari. L’ipertensione arteriosa, attraverso le sue complicanze, infatti è la prima causa di morte al mondo.
All’iniziativa comasca hanno partecipato alcuni studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università dell’Insubria – Como e una rappresentanza del Comitato locale della CRI di San Fermo della Battaglia.
In Italia gli ipertesi sono 16 milioni e solo una persona su quattro ha la pressione ben curata. Fondamentale, dunque, proporre alla cittadinanza momenti per ricordare la necessità di monitorare i valori periodicamente, di condurre corretti stili di vita e di ribadire l’importanza di seguire l’eventuale terapia farmacologica prescritta dal medico.
Quando allarmarsi, dunque? Se durante la visita medica la pressione massima è uguale o supera i 140 mmHg o la minima i 90 mmHg, la pressione è alta e potrebbe essere ipertensione arteriosa.
Gli specialisti e i sanitari presenti in piazza hanno puntato l’attenzione anche sulla prevenzione e distribuito materiale informativo. Bisogna evitare di ingrassare o ridurre il peso con una dieta adeguata e fare attività fisica. E’ consigliato camminare a passo svelto o andare in bicicletta per almeno 30 minuti al giorno almeno 4 volte la settimana. Inoltre, si deve ridurre l’assunzione di sale e limitare il consumo di alcool. Infine, chi è già in terapia, deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico ed evitare “il fai da te”.
