Mamme in rivolta all’asilo comunale di Prestino, dopo il devastante raid compiuto dai vandali nella notte di domenica. Pesante la conta dei danni: una finestra distrutta, il locale infermieria preso particolarmente di mira e messo letteralmente a soqquadro, armadietti e scrivanie danneggiati, alcuni apparecchi elettronici rubati.
Increduli i genitori dei circa 40 bambini che frequentano l’asilo, anche perché non è affatto il primo caso simile: più volte, ad esempio, sono stati presi di mira i contatori all’esterno della struttura, lasciando i locali al gelo anche in pieno inverno.
L’ultimo raid, però, rappresenta la classica goccia che ha fatto traboccare. Tanto che oggi circa 30 bambini su 40 sono stati tenuti a casa dalle famiglie, come segno di protesta, in attesa che domani pomeriggio venga anche effettuata una radicale bonifica degli ambienti con le tracce dei devastatori. Protesta che non soltanto rischia di ripetersi anche domattina, ma soprattutto ha radici ben salde nel recente passato. Andato in pensione l’ultimo custode della struttura nel 2012, infatti, il Comune non ha mai individuato un sostituto per Prestino nonostante le ripetute richieste inoltrate in Municipio.
Nelle prossime ore, tramite l’interessamento alla vicenda della consigliera comunale Roberta Marzorati, è probabile che i genitori incontrino gli amministratori. Di sicuro, ha dato la propria disponibilità l’assessore al Patrimonio, Marcello Iantorno, che si occupa nello specifico anche della gestione dei custodi.
“Sono pronto a incontrare al più presto la delegazione dei famigliari – dice Iantorno – Per quanto riguarda l’assenza del custode da due anni, tengo però a precisare che la sostituzione non è avvenuta perché i locali non sono a norma. So che è stata richiesta la situazione – conclude l’assessore – non so perché non sia partita, ma di questo si occupano i lavori Pubblici e non il mio settore”.