Coinvolgimento e condivisione: la ricetta per salvare il Patria dall’abbandono parte da questi due cardini attorno ai quali pubblico e privato possono muoversi. Agli appelli dei giorni scorsi: il primo lanciato dal cantautore lariano Davide Van De Sfroos, seguito da esponenti del mondo turistico e politico, si aggiunge oggi Silvio Santambrogio, il presidente dell’associazione Amici di Como, associazione che raggruppa oltre 130 imprese del territorio, che negli anni ha più volte collaborato con enti e amministrazioni per realizzare progetti in città. “Bisogna valutare le varie proposte e le diverse disponibilità, se ognuno si prende le sue responsabilità i risultati verranno” ha detto Santambrogio.
Dal canto suo la Navigazione Laghi – che si occupa della gestione e della manutenzione dell’imbarcazione – si era detta disponibile a offrire il proprio supporto professionale e tecnico. Gli albergatori avevano già manifestato interesse a collaborare, così come oggi l’associazione Amici di Como. La Provincia, ente proprietario, nei giorni scorsi in una nota ufficiale aveva detto che non appena sarà possibile sarà avviata la gara per poter garantire il pieno utilizzo dello storico piroscafo. Ad oggi mancano gli arredi mentre per poter navigare l’imbarcazione richiede un equipaggio di 7 persone con competenze specifiche.
Condividere le idee, coinvolgere più realtà, sedersi attorno un tavolo questo potrebbe essere un primo passo per rivedere il Patria operativo sul Lago di Como.