Il lungolago di Como tornerà ad avere il suo storico parapetto entro fine giugno, senza ulteriori ritardi rispetto alle attese. Oggi, infatti, il Tribunale cittadino ha respinto la richiesta di sequestro probatorio del manufatto in ghisa inoltrata da Sacaim nell’ambito delle note vicende giudiziarie.
“Ancora una buona notizia per il lungolago di Como – recita la nota diffuda dall’assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi – Oggi infatti il Tribunale di Como ha respinto la richiesta di sequestro probatorio del parapetto storico, tanto caro ai Comaschi, che attualmente si trova a Longiano (Forlì-Cesena) nell’azienda che ne ha curato il restauro. A seguito di questo passaggio mi aspetto che il parapetto ritorni finalmente a casa. E la sua casa e’ il lungolago di Como. Faremo tutto il possibile perche’ cio’ accada presto”.
“Il parapetto storico – prosegue Viviana Beccalossi – da tempo restaurato, era entrato nelle complesse vicende legali connesse al giudizio penale in corso al Tribunale di Como, in conseguenza di una richiesta di sequestro probatorio presentata nelle scorse settimane da Sacaim. Tenuto conto che sono gia’ state effettuate, in contraddittorio tra Infrastrutture Lombarde e Sacaim, tutte le operazioni di misurazione e verifica delle condizioni del manufatto, il Tribunale ha disposto il rigetto della istanza di sequestro, di fatto giudicata non necessaria. Ci aspettiamo – conclude l’assessore Beccalossi – che già nei prossimi giorni, cosi’ come più volte formalmente richiesto dall’ingegner Alessandro Caloisi, direttore dei lavori di Infrastrutture Lombarde, il parapetto storico possa essere consegnato presso il cantiere del lungolago, per essere rimontato nell’ambito dei lavori di manutenzione già in corso, ed il cui termine è previsto entro il 30 giugno prossimo”.