Prime risposte, sebbene i tempi non siano certi, agli appelli lanciati per salvare il Patria.
“Non appena sarà possibile, e noi ci auguriamo che sia nel corso di quest’anno, sarà avviata la gara così da poter garantire il pieno utilizzo del Piroscafo, che, è il caso di ricordare, per poter navigare, richiede l’opera di personale con competenze professionali specifiche”. Sono le parole, messe nero su bianco in una nota ufficiale, dal presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio, ente proprietario della storica imbarcazione che oggi interviene facendo delle puntualizzazioni.
L’imbarcazione, ferma davanti a Villa Olmo, è stata al centro di riflessioni da più parti. Dal cantautore lariano Davide Van De Sfroos al sottosegretario regionale Alessandro Fermi, agli albergatori lariani. Questi ultimi hanno ipotizzato anche una collaborazione con i privati che possa prevedere un utilizzo turistico e commerciale.
A oggi a occuparsi della gestione e della manutenzione è la navigazione Laghi che a suo tempo ha ricevuto dalla Provincia il compito di mantenere la storica imbarcazione in buono stato di conservazione e in efficienti condizioni di esercizio, tutte attività che – precisa Livio – sta regolarmente svolgendo.
Una delle questioni aperte è quella relativa agli arredi. “Benché già programmato, non si è purtroppo fino ad oggi potuto dar luogo all’acquisto degli arredi a causa delle condizioni economiche ben note in cui versa il nostro ente – sottolinea Livio – In questa situazione, e in accordo con la Navigazione Laghi, il Patria è stato quindi utilizzato solo per fini istituzionali e che non venivano pregiudicati dall’assenza di mobilio”.
“Anche noi crediamo che il Patria sia un gioiello – aggiunge il direttore della Navigazione Laghi, Salvatore Vitulano – noi lavoriamo rispettando gli accordi presi e ci occupiamo della manutenzione e della gestione ordinaria anche in termini di adeguamenti normativi. Non possiamo che vedere positivamente il desiderio di tornare a far navigare il piroscafo – dice ancora – ma ricordiamo che per questa operazione deve esserci, oltre all’arredo, un equipaggio di sette persone qualificate. Un impegno non di poco conto in termini di personale e di costi”.
Quindi una riflessione su eventuali sponsorizzazioni o interventi di privati.
“E’ un argomento che dovrà valutare l’ente proprietario – aggiunge Vitulano – noi ci mettiamo a disposizione, possiamo offrire il nostro supporto professionale e tecnico ma non spetta a noi decidere. In ogni caso – spiega – chiunque si farà avanti deve sapere che l’equipaggio di sette persone è un fattore imprescindibile”. “E si tratta di figure non così facilmente reperibili” ha chiuso Livio.
Per arredarlo ci sono i Brianzoli ma mi pare che ci sia sotto qualcosa sul fatti di qualcuno che non conta nulla (le Provincie andavano abolite )che si è opposto appunto al fatto di arredarlo…Fate indagini approfondite.