Briantea84 vice campione d’Europa. La Mia chiude così a Tenerife dopo aver lottato fino alla fine, in una partita che ha visto protagonista il migliore basket a livello internazionale: Cantù contro Madrid. Due forze non certo pari sulla carta – per storia, per trofei, per attitudine alla vittoria – ma entrambe protagoniste alla finale che valeva la Coppa dei Campioni. Il titolo europeo resta in Spagna, in casa del Cd Ilunion che, nell’ultimo quarto di una gara dominata dai canturini per una buona metà, ha saputo far prevalere l’esperienza e la lucidità: 77-68 il risultato finale.
“Prima di tutto voglio dire un grazie ai miei ragazzi – ha commentato l’allenatore Marco Bergna – giocatori con la lettera maiuscola, che hanno dato anima e corpo per questa partita, tenendo conto che il nostro gruppo è come una Under 25, alcuni addirittura alla prima esperienza in una finale europea, mentre Ilunion ha giocatori affermati e con abitudine a giocare partite dure come queste, si è visto negli ultimi decisivi minuti dove noi abbiamo mancato di lucidità: abbiamo perso di pochissimo, eravamo a 2 punti fino alla fine. Abbiamo disputato un grandissimo torneo – ha aggiunto – guardando indietro, non possiamo recriminare nulla, la squadra c’è, abbiamo fatto il massimo per arrivare fin qui e lo diciamo con orgoglio perché essere i numeri due d’Europa non è un risultato del quale vergognarci, ora certo brucia ma fra poco a mente fredda sapremo che questo posto è nostro e ce lo siamo meritato tutto fino alla fine. Stiamo crescendo e ne usciremo rafforzati, ne sono certo. Ci rivediamo l’anno prossimo”.
“Ci è mancato così poco – ha ammesso il capitano Ian Sagar -. Questa Briantea era a un soffio dalla vittoria, se potessimo rigiocare questa partita altre volte sono certo che la porteremmo a casa noi. Perché non abbiamo mollato mai. Nello sport si sa che qualcuno vince e qualcuno deve perdere e questa volta è toccato a noi, ma non dobbiamo pensare che questa sia l’ultima parola”.
“Sono contento e orgoglioso della mia squadra – ha aggiunto Alfredo Marson, presidente del Club che negli ultimi anni ha scalato il ranking europeo dimostrando di essere un avversario da temere -, tutti hanno dato il massimo”.