Visite gratuite al Sant’Anna con gli specialisti dell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-facciale. In occasione dell’Oral Cancer Day – Giornata di prevenzione dei tumori del cavo orale, indetto da Fondazione Andi onlus (Associazione nazionale dentisti italiani), sabato 20 maggio i medici dell’Unità Operativa diretta dal primario Paolo Ronchi effettueranno i controlli negli Ambulatori al piano 0 blu (zona Cup) dalle 8.30 alle 13. E’ necessaria la prenotazione via mail all’indirizzo oralcancerday@asst-lariana.it. I posti a disposizione sono limitati. Non serve l’impegnativa del medico di Medicina generale.
Il Sant’Anna, dunque, è ancora una volta in prima linea sul fronte della prevenzione e della diagnosi precoce. “I tumori del cavo orale – spiega il primario della Chirurgia Maxillo-facciale Paolo Ronchi – rappresentano circa il 10% di tutte le neoplasie maligne negli uomini e il 4% nelle donne. In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4.500 casi di tumore alla bocca. Solitamente la diagnosi avviene in fase già avanzata, quando la massa tumorale si è ingrandita al punto da richiedere interventi mutilanti e spesso con scarsi risultati. La lingua è la sede dove più frequentemente si sviluppano le neoplasie del cavo orale: i carcinomi linguali rappresentano il 30% circa di tutti i carcinomi orali. Il tumore del cavo orale è più frequente in persone che fumano tabacco e consumano alcolici: la coesistenza di queste due abitudini moltiplica il rischio di sviluppare queste patologie”.
Negli ultimi anni si è osservata una progressiva riduzione di incidenza delle neoplasie orali correlate all’utilizzo di alcol e tabacco, soprattutto nel sesso maschile, mentre nel sesso femminile si è invece registrato un incremento dei casi.
Fattori di rischio
Per tutti i tumori del cavo orale i principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta, il consumo di alcol, qualunque condizione di traumatismo della superficie interna della bocca. Altre cause favorenti possono essere: la scarsa igiene orale, la masticazione di tabacco, l’errato posizionamento di protesi dentarie. Nel caso specifico del tumore del labbro, possibili fattori favorenti sono l’esposizione al sole e l’uso della pipa.
Come si manifesta
La presenza sulle mucose del cavo orale di una tumefazione persistente, di una macchia bianco rossastra che non si risolve, di una ferita che non si rimargina sono possibili segnali di allarme perché potrebbero essere la manifestazione di una lesione pre-tumorale o tumorale. Eventuali dolori alla bocca, ferite o gonfiori persistenti devono essere esaminati da un medico esperto. In caso di utilizzo di protesi dentarie un segnale da tener presente è quando si ha dolore e difficoltà nel mettere la dentiera.
Diagnosi
Il cancro della bocca, se riconosciuto in fase precoce, può essere curato con elevate percentuali di guarigione. I ritardi diagnostici dipendono in genere da una sottovalutazione dei sintomi, che vengono spesso confusi con quelli di altre malattie più frequenti (ascessi dentari, tumori benigni) ma meno gravi. I principali esami diagnostici per individuare i tumori del cavo orale in assenza di sintomi sono l’ispezione e la palpazione del pavimento della bocca e della lingua. Ogni lesione sospetta della mucosa dovrà essere sottoposta a biopsia col prelievo di una piccola porzione di tessuto.
Come si interviene
“I tumori del cavo orale – aggiunge Ronchi – possono essere curati con l’asportazione chirurgica del tumore e dei linfonodi circostanti. Qualora l’asportazione sia molto ampia si procede con l’effettuazione di ricostruzioni sofisticate con autotrapianti di pelle, di muscolo o di osso. In ogni caso è necessaria una rieducazione alla fonazione e alla deglutizione”. Eventuali trattamenti radioterapici e chemioterapici sono in genere usati come adiuvanti nella fase post-operatoria dei tumori avanzati e, meno frequentemente, in alternativa alla chirurgia.
Consigli e raccomandazioni
“È comunque consigliato effettuare una visita odontoiatrica ogni anno – conclude il primario – per verificare la salute dei denti e delle mucose. Questa pratica diventa essenziale dopo i 60 anni, in soggetti che hanno avuto stili di vita a rischio. Per tutti è valido il consiglio di adottare uno stile di vita sano, non fumare, non consumare tabacco in alcuna forma e limitare l’alcol”.