Una trattativa stringente quella tra il candidato sindaco del centrosinistra Maurizio Traglio e il presidente di Aslico, Barbara Minghetti. Da diversi mesi il nome del numero uno del teatro sociale di Como viene dato per papabile in vista delle prossime amministrative, in programma l’11 giugno. Grande la cautela di Minghetti che più volte ha parlato di una riflessione in corso senza sbilanciarsi. Se nulla è cambiato dal punto di vista formale, cioè delle dichiarazioni ufficiali, è pure vero che in queste ore voci sempre più insistenti e fughe di notizie dalla coalizione hanno dato l’intesa per cosa fatta.
“Sto lavorando al progetto culturale dei tavoli di Traglio – dice Minghetti, contattata direttamente – partecipo a riunioni, se ci saranno passi ulteriori lo comunicheremo in modo consono”.
Di fatto le liste devono essere chiuse a stretto giro e il tempo è poco. E’ del tutto ovvio che in caso di candidatura e di vittoria del centrosinistra per Minghetti si aprirebbero le porte dell’assessorato alla cultura. E’ altrettanto comprensibile però la prudenza visti gli incarichi di peso ricoperti a Como e al teatro di Parma.
Intanto, qualche novità in vista delle urne. Il Partito Democratico di Como chiuderà la lista elettorale entro venerdì, quasi certo il segretario cittadino Stefano Fanetti quale capolista. Quindi, un piccolo colpo di scena: anche il vicesindaco Silvia Magni ha rinunciato a una nuova corsa elettorale. Di fatto tranne Bruno Magatti – che corre da solo alla poltrona di sindaco – e Marcello Iantorno, che ovviamente sarà nella lista Dem, tutti gli esponenti della giunta Lucini, sindaco commpreso, torneranno a vita laica.
Meno male che non si presenta la Dott.Gerosa e’impegnata a coprire le buche