La questione paratie ormai è in mano a Regione Lombardia, ma gli strascichi possibili fanno ancora paura – e molto – in Comune a Como. Un motivo è noto da tempo e coincide, tra le altre cose con le riserve per 11 milioni di euro presentate a suo tempo da Sacaim, l’azieda che vinse l’appalto originario ma che ora, previo accordo con Infrastrutture Lombarde, è stata allontanata definitivamente dal lungolago.
Lo spettro di uno o più contenziosi con l’impresa aleggia ormai da 3 anni negli uffici di Palazzo Cernezzi e per questo la giunta Lucini è corsa ai ripari rimpolpando di alcuni milioni di euro il fondo rischi. Si tratta, in sostanza, del fondo in cui l’amministrazione accantona risorse economiche con l’obiettivo di non trovarsi spiazzata in caso di esborsi non previsti oppure – ed è questo il caso – prevedibili anche se ancora indefiniti nella cifra esatta.
Sta di fatto che con un ulteriore travaso di milioni, a oggi il fondo rischi di Palazzo Cernezzi in previsione di eventuali richieste di un super risarcimento da parte di Sacaim per la questione paratie è arrivato alla notevolissima cifra di 8 milioni e 300mila euro circa.
“Ho chiesto ai miei dirigenti di destinare parte dell’avanzo di amministrazione in quel fondo al posto che nel capitolo investimenti – conferma l’assessore al Bilancio, Paolo Frisoni – Si tratta di un aumento di alcuni milioni rispetto a prima e forse riusciremo a incrementare ulteriormente la somma. In questo modo, anche chi verrà dopo di noi, potrà avere le spalle coperte in caso di contenziosi particolarmente pesanti”.