Un caso piuttosto clamoroso scuote la polizia locale di Como. A sollevarlo, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Butti, tramite un’interrogazione depositata in Comune. In sintesi, nel documento è sollevato il caso dei monitor della centrale operativa dei vigili che sarebbero stati spenti, perché non funzionanti, addirittura per mesi, prima della recente riparazione. Non solo: sempre nella stessa interrogazione, Butti chiede lumi sull’attuale non funzionamento di almeno 12 telecamere sulla sessantina esistenti in città, anche in questo caso da lungo tempo.
Una situazione al limite, che il consigliere ha anche dettagliato nell’interrogazione, citando anche esattamente la dozzina di postazioni di videosorveglianza non attive, oltre a ribadire in più passaggi che anche i 4 monitor della sede in viale Innocenzo sono rimasti spenti per mesi.
Da un punto di vista puramente tecnico, la manutenzione di tutti i macchinari dipende dal Centro elaborazione dati di Palazzo Cernezzi, ma il comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo, non si sottrae sulla questione.
“Non so se le telecamere non funzionanti siano effettivamente 12, ma il numero è comunque verosimile – afferma Ghezzo – In totale ne abbiamo circa 60 e va precisato che pur con alcune non attive, nel 99% dei casi le telecamere servono per ricostruire a posteriori gli eventi, quasi mai in tempo reale”.
Dai contorni più gravi, in apparenza, il caso dei 4 monitor della caserma spenti lunghissimo tempo.
“E’ vero che per 6-8 mesi i monitor non hanno funzionato – conferma Ghezzo – E mi rendo conto che questo non sia un segnale di perfetta efficienza. Ma anche in questo caso – conclude il comandante – ribadisco che ciò che riprendevano le telecamere poteva sempre essere recuperato in un secondo momento, sebbene non visto in diretta”.