Ieri sera il Vescovo di Como. monsignor Oscar Cantoni, nella Messa solenne “In Coena Domini”, ha ripetuto il gesto della “lavanda dei piedi”, lavando i piedi a dodici persone, in rappresentanza degli apostoli. I fedeli sono stati scelti fra gli adulti candidati al sacramento della Confermazione e alcuni giovani della parrocchia cittadina della Città Murata.
Ecco l’omelia
Abbiamo appena ascoltato questa espressione del Vangelo. “Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre”: Prima di introdurre la descrizione della lavanda dei piedi, che per l’evangelista Giovanni sostituisce la istituzione dell’Eucaristia, viene descritta la piena, lucida consapevolezza di Gesù, che sa molto bene che cosa sta per compiere, a differenza dei discepoli che non intendono e rimangono disorientati. Lo testimonia la resistenza di Pietro, che si scandalizza per l’atteggiamento di Gesù che sconvolge il criterio della gerarchia della realtà.
Gesù, il Signore, che si abbassa fino a lavare i piedi, un gesto riservato agli schiavi, rivela così un modo nuovo, inatteso e sconvolgente, di conoscere Dio, il cui amore è inconcepibile fino a quel punto.
Gesù si inginocchia e si umilia dinanzi ai discepoli e in particolare dinanzi a Giuda che lo ha già tradito e a Pietro, che poche ore dopo lo avrebbe rinnegato. Nessun uomo poteva pretendere o inventare tale segno, perché nessuno avrebbe potuto immaginare che fosse possibile un amore così grande. Nel gesto di Gesù si concentra il nucleo della rivelazione del Cristianesimo: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio”.
La via del potere, del primo posto, del dominio e delle ricchezze non è la via scelta da Gesù. Egli percorre la via dell’umile servizio, per raggiungere l’uomo là dove egli si trova, ossia nei suoi inferi. Il Santo si abbassa dinanzi al peccatore, lo raggiunge proprio nel suo peccato, come un medico che si mette sullo stesso piano del malato per poterne curare le ferite. Pietro si aspettava da Gesù un altro genere di intervento, sentendosi egli indegno di essere visitato fin nel suo profondo. Gesù, attraverso Pietro, visita ciascuno di noi, immersi nei nostri peccati, e li redime nella misura in cui acconsentiamo che egli si faccia piccolo, si umìlii e si abbassi per primo e noi ci lasciamo perdonare.
Dio si fa piccolo perché noi possiamo intravedere, attraverso questa astuzia divina, un bagliore della sua misericordia che ci visita fin nei nostri peccati e ci salva. La Pasqua del Signore è proprio questo: Gesù si umilia fino alla morte e alla morte di croce per il perdono di tutti i nostri peccati. Da qui la nostra liberazione e la nostra salvezza.
Ecco gli appuntamenti
TRIDUO PASQUALE: I MOMENTI DI PREGHIERA PRESIEDUTI DAL VESCOVO OSCAR
- Venerdì 14 aprile – VENERDÌ SANTO
– ore 20.30: in Cattedrale – Solenne Azione Liturgica – I momenti della celebrazione sono: la liturgia della Parola; l’antica preghiera universale; l’adorazione della Croce; la comunione con il Pane Eucaristico consacrato durante la messa del Giovedì Santo.
- Sabato 15 aprile – SABATO SANTO
È il giorno del grande silenzio:
la Chiesa medita e veglia con Maria il mistero straordinario della morte di Dio fatto uomo
– ore 9.00: in Cattedrale, Liturgia delle ore con i Canonici del Capitolo;
– ore 21.00: in Cattedrale, Solenne Veglia Pasquale.
Nella notte i cristiani celebrano la vera Pasqua, la liberazione dalla schiavitùdel peccato e della morte. Cristo nostra Pasqua è risorto.
La liturgia prevede
- il Lucernario con la benedizione del fuoco nuovo;
- l’accensione del Cero pasquale che rimarrà acceso per 50 giorni;
- il canto dell’Exsultet;
- la liturgia della parola che ripercorre la storia della salvezza dalla Creazione alla Risurrezione del Cristo;
- la Liturgia Battesimale (sin dai primi secoli la Chiesa celebra, nella Notte di Pasqua, il sacramento del Battesimo);
- la liturgia eucaristica.
- Durante la Veglia pasquale il Vescovo celebrerà i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana per otto adulti (definiti catecumeni), eletti ai Sacramenti pasquali: il Battesimo, la Confermazione e l’Eucarestia.
- Domenica 16 aprile – DOMENICA DI PASQUA, RESURREZIONE DEL SIGNORE
– ore 10.00: in Cattedrale, solenne pontificale con Benedizione papale;
– ore 18.00: in Cattedrale, Vespri battesimali.