Un valico tra Italia e Svizzera chiuso da una sbarra abbassata e due bizzarri gruppi separati dal confine: sul suolo ticinese, i rappresentanti della Lega dei Ticinesi Norman Gobbi e Roberta Pantani nei panni positivi di Superman e Wonder Woman. Sul suolo italiano, la celebre Banda Bassotti, il gruppo di ladri protagonisti di tante storie di Topolino, pronta varcare il confine con tanto di trapani in mano per mettere a segno furti e rapine.
La prima pagina del Mattino della Domenica, il giornale della Lega dei Ticinesi, ha sintetizzato così la querelle che dal primo aprile scorso sta incendiando il dibattito politico sul confine. Come noto, da 10 giorni tre valichi secondari – Cremenaga nel Varesotto, Pedrinate e Novazzano verso il Comasco – sono sbarrati dalle 23 alle 5 per decisione unilaterale delle autorità elvetiche. Tra i motivi, spicca l’intenzione di arginare così la cosiddetta criminalità di importazione che dal nostro Paese varca il confine.
Naturalmente, la copertina che sintetizza il tema con i ladri in Italia e le forze leghiste del bene in Svizzera ha suscitato un vespaio. E se il consigliere Stato ticinese Norman Gobbi, il superman della situazione, non solo difende la copertina ma rilancia sempre tramite il giornale che “tutti i valichi secondari andrebbero chiusi”, non tutti oltreconfine hanno apprezzato. Il notissimo avvocato Paolo Bernasconi di Lugano, membro onorario del comitato internazionale della Croce Rossa, in un’intervista alla “Regione Ticino” ha avviato una raccolta di firme per denunciare penalmente il giornale leghista, la cui copertina sarebbe punibile “per discriminazione razziale”.
E se il il Mattino, nella versione online, ha rilanciato dicendo che la mossa di Bernasconi non li fermerà, anche un consigliere regionale comasco è andato all’attacco. “Titolo e prima pagina sono da censurare – ha affermato Francesco Dotti di Fratelli d’Italia – Piazzare tre sbarre non risolve i problemi ma li spostano di qualche metro”.