Due multe, due ricorsi, due clamorose sconfitte per il Comune di Como e la polizia locale. Vicenda dai tratti surreali quella che vede protagonisti un legale e gli agenti del Comando di viale Innocenzo. Per ben due volte, infatti, il professionista è stata multato ma a soccombere, alla fine, sono sempre stati i vigili e l’amministrazione che ha pure dovuto rifondere le spese.
Il primo caso risale al 5 maggio 2015, quando l’avvocato posteggia l’auto e si allontana. Poco dopo, un vigile multa il veicolo poiché in sosta vietata permanente. L’avvocato, però, non si arrende e presenta ricorso al giudice di pace, puntando su un motivo specifico: la presenza del contrassegno disabili in auto, che a secondo il legale dà diritto anche alla sosta in luoghi altrimenti vietati. Nel dicembre 2015 la sentenza: ricorso accolto, multa annullata e condanna del Comune di Como a pagare 150 euro di spese.
Sembra una barzelletta, ma il 29 aprile dell’anno dopo, la vicenda si ripete quasi identica. Lo stesso avvocato torna a Como. E accede alla Ztl in auto, naturalmente transitando sotto il vigile elettronico. Scatta la multa, ma il professionista anche questa volta non ci sta e presenta ricorso al giudice di pace. L’esito? Vittorioso, ovviamente, tanto che persino dal Comando dei vigili parte la richiesta al prefetto per annullare il verbale. Che infatti viene cancellato, sempre perché sull’auto è presente il contrassegno disabili, ignorato dalle telecamere. Finale inevitabile: anche in questo caso, Palazzo Cernezzi deve rifondere le spese: 250 euro.
un corso d’aggiornamento x i nostri vigili, no ? Iniziando dal loro capo e rimborsanfo il Comune x quanto a dovuto sborsare.