Altro rinvio per il “closing” del Como, ossia la conclusione dell’acquisto del club di via Sinigaglia da parte del gruppo guidato da Akosua Puni Essien, moglie del calciatore Essien. Per chiudere l’affare la nuova società deve versare ancora 137mila euro (100mila erano stati versati all’atto della presentazione dell’offerta all’asta). L’appuntamento dal notaio è stato rinviato di un altro giorno, a domani pomeriggio, perchè il trasferimento di capitale dall’estero verso l’Italia sta richiedendo più tempo del previsto, quindi per un problema di valuta i soldi non sono ancora disponibili in Italia. “Dobbiamo portare ancora un po’ di pazienza – precisa il curatore fallimentare del Como, Francesco Di Michele – è solamente un problema tecnico bancario, non creiamo allarmismi. non sono preoccupato, è già capitato in altre occasioni”.
Intanto però puntuali come ogni martedì sono arrivate le decisioni del giudice sportivo, che non sono affatto di poco conto. 5mila euro di multa per il Como per – riportiamo testualmente – “perchè propri sostenitori durante la gara introducevano e facevano esplodere un petardo; i medesimi intonavano cori offensivi verso l’istituzione calcistica e reiterate frasi offensive verso l’arbitro con lancio nella sua direzione di vari oggetti e di numerosi sputi che lo colpivano”. Multato anche il Piacenza “perchè propri sostenitori in campo avverso rivolgevano reiterate frasi offensive e discriminatorie verso tesserati della squadra avversaria”.
Tornando ai lariani: squalifica per due gare per l’attaccante Matteo Chinellato “per atto di violenza verso un avversario a gioco fermo”.
Squalifica invece di una sola giornata per il difensore Matteo Fissore (“per aver commesso fallo su un avversario lanciato a rete senza ostacolo”) e per il centrocampista Matteo Pessina (“perchè, nell’ambito di una condotta di plateale protesta verso l’arbitro, lanciava sul terreno di gioco una borraccia piena d’acqua”).
Ahi ahi ahi già sono cominciati i guai….