Il caso risale a due settimane fa, ma l’Ats dell’Insubria (organismo nato dalle fusioni di Asl di Como e Lecco) informa in queste ore di un sospetto caso di tubercolosi. L’episodio si è verificato in una scuola superiore del Canturino. “A seguito di segnalazione avvenuta lo scorso 10 marzo di un caso di sospetta tubercolosi polmonare a carico di uno studente di scuola secondaria del nostro territorio – recita il comunicato stampa – il Dipartimento di Prevenzione dell’ATS Insubria, informata la scuola e i genitori dei ragazzi, ha attivato i controlli preventivi previsti dalla normativa sanitaria regionale, nei confronti degli studenti e degli operatori della classe interessata, per un totale di circa 30 soggetti. I controlli sono svolti in collaborazione con gli specialisti pneumologi dell’ ASST Lariana e consistono nell’esecuzione del test tubercolinico da ripetersi dopo circa tre mesi. Si sottolinea che un’eventuale positività al test non indica, nella maggior parte dei casi, che il soggetto sia affetto dalla malattia ma semplicemente che è in corso un’infezione latente, senza conseguenze per la persona e per la collettività. I soggetti che risultassero positivi al test tubercolinico saranno sottoposti a radiografia del torace per le valutazioni mediche del caso. Come da linee guida nazionali e regionali – conclude il comunicato – l’attività scolastica non ha subito interruzioni di sorta: in questi casi è richiesta esclusivamente, oltre alle ordinarie misure di igiene ambientale, una frequente aerazione degli ambienti scolastici“.