ATS Insubria, anche quest’anno, partecipa alla Settimana Mondiale per la riduzione del consumo di sale, organizzata da World Action on Salt and Health (WASH) con l’obiettivo di portare ad una riduzione dell’assunzione di sale in tutto il mondo. WASH propone la campagna 2017 con la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia (GIRCSI), per promuovere la riduzione dell’assunzione di sale da cucina nell’alimentazione quotidiana. La campagna 2017 è volta a sensibilizzare sui danni “silenziosi” dell’abuso di sale, che conducono ad un significativo aumento dell’incidenza e della mortalità, in primis per ictus e malattie cardiache.
Secondo le linee guida WHO – Word Health Organization -, gli adulti sani dovrebbero mangiare non più di 5 g di sale al giorno. L’EFSA – European Food Safety Authority – ha stabilito un valore di 6 g/die di sale negli adulti come valore di riferimento giornaliero per l’etichettatura nutrizionale. Studi scientifici hanno dimostrato che in Italia il consumo pro capite di sale alimentare supera di oltre il doppio il reale fabbisogno giornaliero.
Gli specialisti della Nutrizione di ATS Insubria ritengono opportuno ricordare che “tra le principali fonti di sale troviamo il pane che, consumato tutti i giorni ed in quantità elevate, apporta più sale rispetto ad altri alimenti, come ad esempio formaggi, salumi, patatine fritte, dadi da brodo, salse, che ne contengono percentuali maggiori, ma sono consumati più raramente e in quantità minori. – proseguono i nostri esperti – è fondamentale imparare a riconoscere la quantità di sale contenuta sia negli alimenti semplici, sia anche in quelli composti, per regolare e controllare il consumo senza superare i limiti che possono causare l’insorgenza di diverse malattie”.
“Parecchi alimenti, naturalmente poveri in sale, subiscono un trattamento tecnologico di trasformazione o conservazione che li rende più salati – sottolineano dal Dipartimento competente – leggendo le etichette è possibile valutare il consumo giornaliero di sale, i termini, da tener d’occhio, che indicano la presenza di sale aggiunto sono: sodio (o Na), cloruro di sodio, fosfato monosodico, glutammato di sodio, benzoato di sodio, citrato di sodio”.