“Non volevo aggredire la vigilessa, ho solo cercato di riprendermi la merce”. Si è difeso così, stamattina in Tribunale, il venditore di mimose arrestato ieri con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo, un 38enne bangladese, è stato processato per direttissima.
I fatti. Una vigilessa, commissario di Polizia Locale di Como, ieri aveva sequestrato un cestino di mimose e una bicicletta a un primo venditore abusivo e stava tornando al comando di viale Innocenzo. Durante il tragitto, all’altezza di piazza Volta, si è imbattuta in un secondo irregolare che le ha proposto l’acquisto del fiore simbolo della festa della donna. La vigilessa ha dunque concordato l’acquisto in blocco della borsa contenente le piantine, contestando poi l’irregolarità al venditore, che ha reagito in modo brusco strattonando e spingendo l’agente, alla quale è stata data una prognosi di sette giorni.
Oggi, in aula, il venditore di mimose ha detto di aver tentato di riprendersi la borsa con i fiori, ma di non aver avuto intenzione di aggredire la vigilessa. Ha patteggiato una pena di sei mesi.