Niente più panini, verdure e frutta fresca serviti dalle scuole per i bambini di asili ed elementari nel giorno delle gita scolastica. La decisione è stata presa dal Comune di Como, che a partire da marzo, non fornirà più il pasto al sacco ma ne rimborserà il costo giornaliero alle famiglie.
Si tratta di una sperimentazione che nasce da diversi fattori: dai problemi organizzativi dell’amministrazione a qualche malumore espresso dalle famiglie per la tipologia e la qualità degli alimenti forniti.
Ecco quindi che Palazzo Cernezzi ha deciso di cambiare strada: e così da marzo nel giorno della gita fuori porta ai genitori sarà rimborsato il costo del pranzo e non sarà più fornito nulla a monte. In termini economici, per il Comune questo comporterà una spesa di circa 4.700 euro per 1.700 pasti, ma nello stesso tempo va contemplato il risparmio di 1900 euro per il mancato acquisto delle derrate.
Diverse le possibilità per famiglie e scuole: le prime potranno affidare ai figli panini o altri alimenti preparati a casa e da portare con sé; gli istituti, invece, potranno organizzarsi in anticipo prevedendo una tappa in qualche punto di ristoro nella località della gita o sul tragitto per arrivarci.
Come detto, si tratta di una sperimentazione: a fine anno scolastico, si tireranno le somme e gli uffici comunali potranno soppesare pro e contro dell’iniziativa, così da riproporla o scartarla a partire dal prossimo mese di settembre.