Ci sono la soddisfazione per il recepimento nel Piano del traffico di alcuni spunti già avanzati durante la prima fase delle osservazioni e la condivisione sugli obiettivi di fondo del documento. Ma Ance, Unindustria, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Periti industriali confermano anche con le ultime osservazioni al Piano le forti perplessità di fondo.
Ma rispetto a critiche e puntualizzazioni già messe nero su bianco a novembre 2016, c’è un tema che spicca: la richiesta di parcheggi. Le associazioni ricordano innanzitutto come, un paio d’anni fa, si fossero schierate in larga parte favorevolmente all’ipotesi di un nuovo autosilo interrato in viale Varese. Inteso, possibilmente, come il primo di una serie lungo le Mura.
Poi sulle politiche della sosta adottate finora dal Comune, si rivendica la necessità di creare preventivamente delle alternative in caso di eliminazione o trasformazione di posteggi, mentre – proseguono le associazioni – “la politica della sosta adottata fino a questo momento ha previsto una graduale riduzione delle opzioni di parcheggio senza creare alcuna alternativa”
Ancora più esplicito un altro passaggio, in cui si chiede di “prevedere sia il potenziamento dei parcheggi di interscambio sia un sistema aggiuntivo di parcheggi in convalle”.
E ancora, ecco la richiesta esplicita di un’adeguata offerta di sosta, implementata nel numero e calmierata nei costi almeno per la prima ora per favorire il rilancio del centro storico.
In tema di traffico, vengono definite inaccettabili le ipotesi di nuovi semafori in via Napoleona e in via per Cernobbio, così come bocciate risultano l’eventuale chiusura del lungolago e di via Milano e l’ipotesi di doppio senso sul girone. Tutte prospettive, però, già stralciate dalla stessa giunta.
Ultimo inciso: sullo specifico tema dei parcheggi per i frontalieri nella Ponte Chiasso, le categorie economiche comasche invitano la giunta a reperire nuove aree di sosta compiere ma invitano la giunta ad attuare una politica che mitighi “le pretese a sfondo razzista dei ticinesi”.