Una tecnica innovativa per lo screening al colon è destinata a rivoluzionare la diagnostica. Un grandissimo risultato progettato a Como sul fronte della prevenzione dei tumori e arrivato grazie alla collaborazione tra università e diverse aziende. Si tratta di un microchip, progettato nel laboratorio di Microelettronica del Polo Territoriale del Politecnico di Como. Il gioiello tecnologico è stato studiato per essere contenuto in una capsula endoscopica innovativa: facilita la prevenzione su larga scala del tumore al colon – uno dei più diffusi nel mondo occidentale, ma prevedibile e curabile se diagnosticato in tempo – attraverso una tecnica di screening meno invasiva della tradizionale colonscopia.
I risultati dei test clinici preliminari della capsula – recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista «Abdominal Radiology» – hanno dimostrato la sicurezza e la fattibilità di questo nuovo sistema di indagine che, con una minima dose di raggi X, è in grado di generare una ricostruzione 3D del colon per il rilevamento di eventuali polipi o masse tumorali.
Lo studio è il prodotto di una collaborazione internazionale tra il polo lariano un’azienda israeliana, la scuola di medicina di Tel Aviv e il dipartimento di radiologia dell’università del Wisconsin.
Lo studio è il prodotto di una collaborazione internazionale tra Check-Cap (azienda di Mount Carmel, Israele), Tel Aviv Sourasky Medical Center della Tel Aviv University (School of Medicine, Tel Aviv, Israele), Department of Radiology della University of Wisconsin (School of Medicine & Public Health, E3/311 Clinical Science Center Madison,
USA) e Politecnico di Milano.
“La necessità di studiare un metodo di indagine poco invasivo in grado di incrementare la prevenzione e evitare il più possibile svantaggi ai pazienti ha portato allo sviluppo di questa capsula ingeribile – spiega Giuseppe Bertuccio, responsabile del laboratorio di dispositivi elettronici e circuiti integrati” .
“Il paziente – evidenzia ancora lo scienziato – dunque è libero di continuare con la sua normale routine quotidiana, mentre la capsula viaggia naturalmente attraverso il tratto gastrointestinale, esegue la scansione del colon, e invia le informazioni a un ricevitore posto in uno speciale cerotto attaccato alla schiena”.