Sospensione dal servizio per 10 mesi: la Cassazione ha confermato la misura cautelare per Antonio Ferro, dirigente comunale ed ex responsabile delle paratie. Ferro – difeso dall’avvocato Giuseppe Sassi – è imputato nel processo in corso con rito immediato al Tribunale di Como (pm Pasquale Addesso) e deve rispondere di turbativa d’asta e falso.
Per lui la procura comasca aveva chiesto gli arresti domiciliari: richiesta principale rigettata in appello dal Tribunale di Milano, che aveva disposto una misura più tenue, per l’appunto la sospensione cautelare dal servizio, confermata nelle scorse ore dalla Cassazione. La stessa misura che aveva colpito (per una durata di sei mesi) l’avvocato del Comune, Maria Antonietta Marciano.
Ferro, come detto, è imputato nel maxiprocesso appalti e paratie di Como, insieme con altre cinque persone: Pietro Gilardoni, ex direttore dei lavori ed ex dirigente comunale, accusato di falso in atto pubblico, rivelazione di segreti d’ufficio, turbativa e corruzione, l’ex dirigente comunale Antonio Viola, accusato di corruzione, il funzionario comunale Ciro Di Bartolo, accusato di turbativa d’asta, l’ex segretario del Comune di Como, Antonella Petrocelli, chiamata a rispondere di turbativa d’asta e l’imprenditore Giovanni Foti, accusato di turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio.
La prossima udienza è in programma il 12 aprile.