L’industria comasca ha rallentato nella seconda metà del 2016. E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale di Unindustria Como, che ha finito di elaborare i dati relativi al periodo luglio-dicembre dell’anno scorso.
Negativo, purtroppo, anche il confronto con la seconda metà del 2015. Calano vendite, ordini e produzione.
Da segnalare, però, una tendenza per certi versi inedita: mentre in passato le imprese più grandi e strutturate soffrivano meno, negli ultimi mesi le aziende piccole hanno registrato un andamento dei nuovi ordini e delle vendite migliore rispetto alle grandi imprese. O meglio, meno negativo.
Passando ai numeri, rispetto al periodo gennaio-giugno del 2016, nella seconda metà dell’anno gli ordini sono calati dello 0,8%, la produttività dello 0,7% e le vendite dell’1%.
Dati negativi, che non sembrano però scoraggiare gli imprenditori del campione analizzato da Unindustria. Le previsioni per la prima parte del 2017 sono infatti orientate all’ottimismo: ci si aspetta una crescita di ordini e vendite poco sotto il 2% rispetto al semestre appena conclusosi.
“Il secondo semestre del 2016 – spiega Fabio Porro,presidente di Unindustria Como – non risulta essere molto brillante per le imprese della provincia di Como. Il dato interessante è che questa volta le piccole e medie imprese hanno avuto risultati migliori rispetto alle grandi. Tra gli imprenditori rileviamo un timido ottimismo per i prossimi mesi, frutto anche anche – conclude Porro – di una sensazione positiva offerta da iniziative governative, come il sostegno all’Industria 4.0 o gli iperammortamenti”.